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Il tema del benessere animale è sempre più pregnante. Capiamoci, non è che prima le stalle fossero un luogo immondo: la cura dell’ambiente in cui le mandrie vivono è sempre stata una preoccupazione degli allevatori
Quando l’ho incrociato la prima volta, in una stalla del parmense, mi sembrava un giocattolo.
Si muoveva tra le corsie della stalla come un folletto, indomito e veloce.
Sempre più grande è la consapevolezza che la stalla di qualità non è un “luogo” ma un sistema, un modo di lavorare, gestire, essere allevatori e agricoltori.
Per la maggior parte degli italiani il “benessere animale” è una questione importante.
Bella domanda: che vi serve oggi per avere la stalla a posto? Già, che vuol dire “la stalla a posto”?
A volte sfuggono aspetti sottili ma interessanti, che una volta applicati nella prassi quotidiana in stalla aiutano.
Aiutano in senso tecnico, ambientale ed anche economico.
Lo sappiamo tutti che non è un tempo facile, e non solo per la pandemia in atto. Siamo infatti in un momento di passaggio epocale che investe tutto e tutti, quindi anche il comparto agricolo e zootecnico.